lunedì 19 ottobre 2015

Quando l'Alchimia si fa Golosa


Qui a Romano i sussulti enogastronomici si contano sulle dita di mezza mano, e anche sporadicamente, ma questo ci sta, tenendo conto del tessuto socioeconomico della zona.

Per questo, è ancora più piacevole applaudire Mario e Nicoletta e la loro Golosa Alchimia - il sito è in costruzione, qui la pagina Facebook - la bottega&osteria che già da un lustro dà lustro - scusate il giochino di parole, ghiotto - al secondo paese della bassa bergamasca, e che neanche un mese fa ha portato qui sulla sponda sinistra del Serio il riconoscimento di Locale del Buon Formaggio assegnatogli al recentissimo Cheese di Bra.

E non si può non partire dal formaggio per raccontare l'impatto che Golosa Alchimia, in quanto bottega, fa ai romanesi o a tutti coloro che anche dagli altri dintorni scelgono di venire a curiosare tra le scoperte e le ricerche che continuamente Mario e Nicoletta espongono in vetrina.

In una terra nata per fare formaggi, la capacità dell'oste-bottegaio di proporre al pubblico eccellenze note e meno note, affiancandole con tutto il ben di Dio che dal resto d'Italia può arrivare, trova terreno più che fertile.

E se dai formaggi passiamo ai salumi, alla passione che trasuda dalla carta nella quale si elencano taglieri che decantano tipicità e tematicità di salami, prosciutti e pancette, la bottega&osteria diventa davvero il crogiolo dell'alchimista che in ogni sua proposta non fa che avvicinarsi a quella sintesi aurea che è la golosità, per chi sceglie di impiegare le sue doti alchemiche nel mondo del buon mangiare e del buon bere.

domenica 4 ottobre 2015

Al Fienile, la pizza geniale di Paolo Ghidini


In un morso di pizza a volte può celarsi un'intera storia, una visione del mondo, un modo di dialogare con la vita e con la responsabilità di trasformarla in un'esperienza densa di significato.

Forse a qualcuno sembrerà esagerato scorgere in un triangolino di pasta cotta in forno tutta 'sta roba, ma chi come me è avvezzo a curiosare dietro i banconi, a mettere la testa nei forni, e soprattutto a scavare nelle menti e nelle motivazioni di chi ha scelto di occuparsi del gusto delle persone sa che è proprio nel dettaglio di un boccone che va a condensarsi l'essenza di un progetto e di chi lo ha ideato.

È il caso di Paolo Ghidini che a Palazzolo sull'Oglio due anni fa si è lanciato da solo il guanto della sfida decidendo di dare una virata decisa al timone della sua vita e aprire la pizzeria Al Fienile, e sono anche certo che sapeva bene il fatto suo e un po' se l'aspettava, tutto il successo finora ottenuto, e a pieno merito.

Perché Paolo non è un improvvisato, e la scelta della pizzeria non è un buttarsi su un prodotto di facile smercio e di minore impegno.

Paolo viene da un'esperienza più che trentennale di imprenditore e affarista nel mondo del tessile, una vita di contatto e confronto con i più importanti mercati esteri che gli hanno permesso di acquisire - è il caso di dirlo - la stoffa per affrontare poi, al giro di boa dei cinquant'anni, la voglia di un nuovo viaggio, stavolta tutto italiano, in ciò che l'Italia sa esprimere meglio: la gastronomia.

Quel triangolo di pizza ripiegato e pronto a finire tra le mie fauci è quanto di più esemplare per raccontare che cosa è in concreto il progetto della pizzeria Al Fienile di Paolo.